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omaggio a Marylin Monroe

NUDA

di Rosalba Di Girolamo

Regia: Fulvio Cauteruccio

Con: Rosalba Di Girolamo

Disegno luci e direzione tecnica: Irene Innocenti

Elaborazioni audio: Mauro Spenillo

Produzione: BabaYagaTeatro. Durata: 70'.

Foto di scena: Davide Scognamiglio.

Debutto: Teatro il Pozzo e il Pendolo 2013, Napoli.

Una Marilyn Monroe intima e sconosciuta racconta le forme della sua anima.  Un’attrice, che travestita nell’intoccabile Diva riesce finalmente a raccontare l’irraccontabile. Perché persino Lei, il simbolo del successo, visse silenziosamente l'inferno a causa degli abusi perpetuati sulla sua persona. Nella notte tra il 4 e il 5 agosto 1962 muore in circostanze ancora oscure Marilyn Monroe, icona della bellezza e amante dell’allora presidente degli Stati Uniti. Oggi muoiono continuamente e in circostanze varie le identità di centinaia di donne. Un filo rosso lega queste storie: la fragilità del corpo della donna quando è consegnato al potere. Notte del 4 agosto. Due telecamere in proscenio e, sul fondo, una donna sommersa da voci e ricordi. La scena si apre e le telecamere la chiamano registrare. Non tutto può essere detto. Lei si offre e si nasconde all’occhio della telecamera e in questo gioco affiorano i suoi ricordi e i suoi più intimi pensieri. Le voci di dentro diventano sempre più entranti. L’occhio della telecamera lascia spazio alle voci dei mostri, suoi più fedeli compagni: il suo Psicologo e il suo Regista dirigono persino i suoi respiri, la figura di un Lui si delinea sempre più. Lei riprova a raccontare, cede, riprova, balla, il suo corpo cambia, l'abuso incede, il corpo comincia a frantumarsi, prova a ricostruirlo, balla. Chi sono, si chiede. E Balla, nuda, per Lui, che stasera arriverà. La scena si riapre. Le telecamere sono spente. Lo spazio si è chiuso. Altre voci appaiono, dottori, forse un ospedale. Le voci dei mostri diventano sempre più pressanti. L'abuso si perpetua, incalza. Il tempo comincia a stringere, la luce ad oscillare…, lei torna alla telecamera, riprova a parlare, la telecamera si spegne, riprova, si spegne. Quattro agosto. Stasera. Arriva Lui. Lei si prepara ad accoglierlo. Il suo corpo, come i suoi pensieri, è frantumato. Ma qualcosa che rimane, c'è sempre.

 

In vista del 2026, centenario della morte di Marilyn, NUDA prende a prestito la sua fama immortale per denunciare le mille forme della violenza, dando voce a quante non saranno, come Lei, consegnate all’immortalità. Lo spettacolo, scritto sulla base dei diari segreti dell’Attrice recentemente resi pubblici, è una riflessione delicata e impietosa sulla fragilità dell’attore, e un omaggio a tutte le Donne. 
 

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